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Tai Chi Chuan

Il Tai Chi Chuan (Taiji quan) è un’antica arte marziale cinese che si basa sulla concezione filosofica del Taiji (Tai Chi), continua interazione dinamica dei due principi Yin-Yang.

E’ una forma di coltivazione e di sviluppo della persona che genera armonia e vigore.

Consiste in una sequenza precisa e calcolata di movimenti lenti, morbidi, circolari e continui eseguiti in una condizione di rilassamento.

L’apprendimento e la pratica della sequenza, denominata “forma”, consente di costruire la struttura difensiva e offensiva tipica di questo stile di arte marziale, ma allo stesso tempo consente di coltivare una serie di “abilità” quali ad esempio: la coordinazione, l’equilibrio, la respirazione, il rilassamento, la corretta postura, la resistenza sia fisica che mentale, l’attenzione, la pazienza, la memoria, la costanza, la forza di volontà, la percezione sia all’interno che all’esterno di sé, la propriocezione, il senso del tempo, il senso della distanza, e così via.

Coltivare queste qualità è molto importante dal punto di vista del “guerriero”, ma nello stesso tempo è molto utile nella vita di tutti i giorni.

La pratica costante può, inoltre, incrementare “l’energia vitale”, secondo la concezione cinese di circolazione energetica; regolarizzare la funzione degli organi interni e la circolazione sanguigna; stimolare il sistema nervoso senza affaticare il cuore; incrementare la capacità respiratoria; rinforzare e mobilizzare tutto il sistema osseo e il sistema muscolare.

Il Tai Chi Chuan (Taiji quan) è considerata anche un’ottima ginnastica per gli anziani, una pratica per la longevità, una tecnica per il recupero delle forze dopo la malattia e viene utilizzata anche in molti ospedali.

E’ inoltre impiegato come studio complementare in varie discipline artistiche, come ad esempio: pittura, scultura, musica, danza, teatro, recitazione, mimo.

Il corso è organizzato dalla asd Meditazione in movimento 

Teatro

Il teatro non è soltanto esibizione. È soprattutto molto altro! E innanzitutto uno strumento di comunicazione con noi stessi e con il mondo tra i più efficaci e strabilianti. Uno mezzo che ci può aiutare a stare meglio, ci fa divertire e instaurare relazioni interpersonali profonde e improntate su dinamiche estranee alla nostra quotidianità. Un corso di teatro non lo segue soltanto chi desidera fare l’attore e salire su un palcoscenico; lo segue soprattutto chi desidera mettersi in gioco, conoscere meglio se stesso e il mondo che lo circonda. Chi desidera imparare a usare il corpo e la mente in modo nuovo. Chi desidera nuovi stimoli. Chi vuole superare se stesso, i propri limiti e i propri blocchi, fisici e mentali. Ciò che mi propongo di fare è condurre un laboratorio teatrale, dove trasmettere le esperienze acquisite, e crescere insieme pedagogicamente, metterle al servizio degli allievi in modo che loro stessi, una volta acquisiti gli strumenti e le regole del gioco, riescano a trovare modalità di apprendimento più stimolanti Il laboratorio esplorerà il “fare teatro” studiando e giocando sui vari elementi • Il corpo • La voce • La relazione con l’altro • L’uso dello spazio • Il ritmo • L’interpretazione del personaggio Il laboratorio si concluderà con una rappresentazione del percorso che permetta agli studenti di restituire ciò di cui avranno appreso dal corso e da se stessi